15/01/2013 Gestione CARA di Mineo – Situazione esplosiva
Nei giorni scorsi vi avevamo già detto del fatto che alla fine come avevamo previsto, il "peso" della gestione del CARA di Mineo, il più grande d'Europa, alla fine è ricaduto interamente sulle spalle della Questura di Catania.
Dopo gli slanci iniziali del Governo che aveva stanziato fondi straordinari per l'emergenza, c.d. "Nord Africa" e aveva disposto l'invio di personale aggregato da tutta Italia, con il 2013 tale sostegno straordinario è cessato interamente ed oggi la Questura di Catania, con un minimo apporto del X Reparto Mobile, si trova a gestire vigilanza, logistica e ordine pubblico del CARA.
Da un apparato che poteva contare su una forza di circa 40 uomini dei reparti inquadrati per ciascun turno si è passati a soli 20 elementi, nonostante i recenti disordini organizzati dagli extracomunitari spazientiti dalle lunghe attese per l'ottenimento dello status di rifugiati politici. Disordini, peraltro, che hanno fatto registrare diversi feriti tra le Forze dell'Ordine.
I recenti movimenti ministeriali hanno peraltro depotenziato la capacità operativa della Questura di Catania e non si potrà neanche contare su quei colleghi che con spirito di sacrificio spesso effettuavano i doppi turni, visto che non esistono più i fondi emergenza "Nord Africa".
Tutto ciò nonostante in questo momento al CARA di Mineo siano presenti oltre 2700 extracomunitari, ben oltre il limite massimo previsto di 1800 unità.
A seguito della nostra richiesta la Segreteria Generale ha chiesto un incontro urgente all'Ufficio Relazioni Sindacali del Dipartimento. L'obiettivo è quello di ottenere uno specifico stanziamento di ore di lavoro straordinario nonché il ripristino delle aggregazioni di personale da altre sedi per fronteggiare l'emergenza.